sabato 2 aprile 2011

Le Fritture fanno male_

COSENZA_ Alla periferia dell’area urbana, precisamente delle frazioni Pianette e Lucchetta di Montalto Uffugo, svettano alti tralicci dell’elettrodo Feroleto-Laino-Rizziconi. Sono i frutti prodotti dalla famosa legge n° 443 del 2001, conosciuta anche come Legge Obiettivo, ovvero: opere strategiche e di preminente interesse nazionale. Di strategico c’è tutto, visto che dell’energia trasportata non un solo kv resterà in Calabria. Di interesse nazionale c’è davvero poco, se non gli affari di una delle più grandi multinazionali dell’energia elettrica.
Il mostro, di proprietà della Terna Spa, si espande per 218 km e con i suoi 380 kv, 1500 ampere e più di un miliardo di volt-ampere per ogni terna è attualmente il più grande e potente elettrodotto esistente in Italia. Osservato da certe angolature, sembra che sia stato costruito a corredo delle case, vista la sua eccessiva vicinanza ad esse. Chi lo ha costruito deve aver dimenticato l’articolo 7 del decreto via 3062 del 19.06.1998 che recita: “Per una migliore tutela della salute pubblica la distanza dei conduttori non dovrà essere inferiore a 50 m dalle abitazioni e a 100 m da scuole ed ospedali”.
Il 31 ottobre del 2005 l’elettrodotto è entrato in funzione. Da allora, i cittadini delle due frazioni conducono la loro esistenza sotto i grossi cavi dell’alta tensione dai quali proviene un fastidioso e continuo rumore che ricorda quello della frittura alimentare. E si, perché Terna deve aver pensato che nelle località Pianette e Lucchetta vi abitino gamberi e calamari da poter friggere tranquillamente, visto che non si è mai curata di risolvere la criticità. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato l’elettrodotto nel gruppo 2b e costituisce perciò, possibile agente cancerogeno umano, con grado di pericolosità elevata per la salute dell’uomo.
Cefalee, vomito, vertigini, malessere generale sono all’ordine del giorno. Recentemente un signore anziano che abita vicinissimo al traliccio di Pianette, piangendo ha dichiarato: “avevo una salute di ferro, nonostante l’età avevo la forza di un leone. Da quando hanno messo in funzione per quel mostro, non ho più pace, mi mancano le forze, non riesco a dormire e avverto spesso giramenti di testa e astenia.”
Michele, che oltre a viverci ci lavora anche sotto i tralici, dice: “vivevamo in un’oasi felice, da quando Terna ci ha fatto questo abuso, ho perso la serenità. Convivo con la paura di ammalarmi”.
Il comitato “Insieme per la salute”, in totale solitudine, conduce ormai da 5 anni la lotta contro il mostro d’acciaio. Ogni anno si ritrova nella piazza principale della città per “festeggiare” ironicamente il compleanno dell’elettrodotto e per cercare di smuovere le coscienze dei propri concittadini e dei politici nostrani. Tranne rarissimi casi, la politica tutta ha fatto passerelle e raccolta di voti nelle due frazioni promettendo impegno per la risoluzione del problema. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, aperta dopo un esposto denuncia del comitato, per il momento non ha sortito nulla di positivo. In base alla perizia disposta dal tribunale, la distanza tra l’elettrodo e le abitazioni non violerebbe i termini di legge. Nemmeno le 3 interrogazioni parlamentari hanno avuto ancora una risposta da parte del superministro Prestigiacomo.
Ad oggi il problema non ha trovato soluzioni. In una perizia redatta dall’ingegnere Spadanuda si esprimono forti perplessità di ordine ingegneristico, biologico, sanitario ed ambientale e pertanto, si consiglia, prudentemente ed orientativamente, l’ubicazione in un’altra zona con caratteristiche geografiche e demografiche diverse da quelle finora utilizzate. Ma lo spostamento del tracciato non sembra praticabile per una serie di motivi: per gli alti costi dei lavori; perché Terna vuole barattare lo spostamento con la costruzione di una centrale di accumulo nel comune di Lattarico; perché i sindaci dei comuni vicini si sono sempre opposti. L’interramento dei cavi nelle parti più critiche è l’unica opportunità perseguibile visto che è previsto anche dal piano energetico regionale. Tale operazione però, resta nei bui cassetti delle scrivanie.
Un piccolo spiraglio di luce, si è aperto subito dopo l’ultimo “compleanno” dell’elettrodotto. Il comitato “Insieme per la salute”, l’associazione Acssa, il cpoa Rialzo, la rete “Franco Nisticò”, la Filctem-Cgil di Cosenza e altri, hanno chiesto a gran voce una maggiore “visibilità” della problematica. Il consigliere regionale Talarico (IdV) ha formulato al presidente Scopelliti un’interrogazione ed è pronto a presentare, insieme ai suoi colleghi di partito, una mozione per chiedere un tavolo tecnico tra il Ministero dell’Ambiente, Terna e Regione Calabria al fine di risolvere la criticità.
Intanto, la paura cresce nelle due frazioni. Uno studio del professor Maximilian Caligiuri ha evidenziato come sia stato violato il principio di precauzione. Infatti, si legge nelle conclusioni della relazione dell’esperto: “è possibile affermare che le condizioni di esposizioni determinate, nella maggior parte dei punti campione considerati nella presente valutazione, dall’attività dell’elettrodotto a 380 kv Laino-Feroleto-Rizziconi, nelle condizioni di operatività sperimentale durante l’esecuzione dei rilievi strumentali riportati, risultino incompatibili (ad un livello ragionevole di probabilità) con il Principio di Precauzione, violando i valori di intensità al campo magnetico rilevati il limite di tollerabilità individuato dalla giurisprudenza e superando i valori di “cautela” stabiliti dagli studi scientifici indipendenti più accreditati e recenti (quali in primo luogo, il Bionitiative report)”.
È ormai noto che le continue esposizioni ai campi elettromagnetici siano dannose per la salute. Perché in tanti dimenticano che gli esseri umani residenti a Pianette e Lucchetta vivono quotidianamente immersi nei campi elettromagnetici, mentre ascoltano la melodia dei cavi che friggono.

(da "Tam Tam e segnali di fumo"_ periodico indipendente Cosentino)

Nessun commento:

Posta un commento

visite...

Website counter