domenica 7 novembre 2010

Comunicato da rete nazionale sicurezza sul lavoro: Paderno, Dugnano -quasi come la thyssen !‏


L'esplosione e il ferimento grave di 7 operai- di cui due a rischio gravissimo di perdere la vita- sono l'ultimo crimine sul fronte della sicurezza sul lavoro. I padroni sono assassini - le istituzioni complici - il governo intanto peggiora la situazione, i sindacati confederali tutti, al di là del momento del fatto, non fanno nulla - RSU e RLS, tranne rare eccezioni, partecipano alla gestione criminale della sicurezza - precarietà, ricatto occupazionale, leggi sull'immigrazione fanno il resto. La rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro è stata finora l'unico strumento generale di contrasto di tutto questo dalla Thyssen all'Ilva, da Palermo a Molfetta, da Roma al porto di Ravenna...ma pochi la hanno utilizzata e molti l'hanno boicottata - in primis nel nostro campo i sindacati di base - tranne lo slai cobas per il sindacato di classe – usiait Roma e nazionale; altri mettono in atto patetiche, pietistiche, convegnistiche, strumentali e inutili imitazioni per settarismo, mentalità ristretta, incomprensione politica e di classe della questione, ma la rete resta l'unica reale proposta nazionale per la denuncia, il contrasto la mobilitazione.
Fare della rete lo strumento per colpire a livello unitario di massa i padroni assassini, il governo e i loro complici all'interno  e nel percorso della indispensabile rivoluzione politica e sociale che metta fine all'orrore senza fine delle morti sul lavoro, per costruire uno stato un governo basato sul primato della vita operaia e proletaria e non sul profitto. L'azione immediata in prima persona da subito nelle fabbriche e nei territori segnati dalla morte per il lavoro la manifestazione e l'assemblea nazionale in occasione della conclusione del processo Thyssen sono le scadenze attuali di questa guerra di classe che porteremo fino in fondo.

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